domenica 28 maggio 2023

DOCUMENTI FOIA E LA ESPLORAZIONE SPAZIALE OCCULTA: INTERVISTA CON SABRINA PIERAGOSTINI

Sabrina Pieragostini, giornalista televisiva
(Foto GAUS)


La giornalista Sabrina Pieragostini - giornalista televisiva e apprezzata divulgatrice - mi ha recentemente intervistato. Ne è nato un dialogo serrato nel quale la controversa storia dell'Apollo 20 e 19 è stata ricostruita e ampliata, toccando anche temi antropologici e sociologici nell'ambito della esplorazione spaziale e di un possibile contatto con altre specie intelligenti  extraterrestri e civiltà del cosmo, anche appartenenti a un remoto passato e i cui resti potrebbero trovarsi proprio sul lato nascosto del nostro satellite naturale. 
Nel corso della intervista - suddivisa in tre parti - sono stati da me diffusi i possibili nomi dei membri di equipaggio di queste missioni spaziali con equipaggio misto USA-URSS, classificate e coperte dal massimo segreto (sotto egida militare DoD e con assistenza NASA e coinvolgimento diretto sovietico), la cui esistenza è trapelata negli ultimi anni.
Oltre ad approfondire la questione delle anomalie lunari di potenziale origine artificiale e aliena - presenti sulla faccia nascosta della Luna (target delle missioni Apollo 19 e 20) - l'intervista ha ripercorso quindici anni di confronti, studi e ricerche personali, svolte personalmente e anche con terzi che mi hanno aiutato o con cui ho avuto impegnative e stimolanti corrispondenze.

Il Programma spaziale Taurus (Taurus Space Program) e il Progetto SoleRosso (Project RedSun) rispettivamente connessi a Luna e Marte sono due grosse rivelazioni emerse in due miei comunicati stampa che divulgai negli anni 2016 e 2011. Sono un possibile disclosure frutto della mia ricerca e dei miei contatti da me intrattenuti con insider che hanno dimostrato competenze tecniche e storiche da addetti ai lavori. Il quadro non è ancora chiaro né si ha la pretesa di poter rispondere a tutte le legittime domande. Nondimeno tanti dettagli e concetti sono tasselli andati al loro posto, seppur permangono ancora alcune zone d'ombra.
La possibile identità del Comandante di Apollo 19 nella persona di John W. Young (1930-2018) - astronauta NASA e già pilota della Marina statunitense -  è una altra clamorosa rivelazione da me fatta nel 2019 in occasione del mio intervento a Cremona. Il caso Apollo 20 ha infiammato i social e le comunità ufologiche nella estate 2007, ma sin dalla mia intervista del 2008 con il preteso Comandante di Apollo 19, decisi di tenere riservata la confidenza ricevuta dal mio interlocutore, il quale si firmò con me come John Young, astronauta in Gemini 3, Gemini 10, Apollo 10, Apollo 16, Apollo 19, STS-1, STS-9. La missione Apollo 19 fu da egli aggiunta nei nostri messaggi e contatti, alla già nota lista ufficiale che è presente nella storiografia e biografia astronautica, e che ovviamente non contempla la missione Apollo 19.
Per quanto concerne la possibile identità del Comandante di Apollo 20, anch'essa è stata dibattuta nella intervista e da me rivelata: l'indicazione viene dallo stesso preteso Comandante di Apollo 19 (già "moonwalker1966delta" su YouTube - @moonwalker1966delta - e poi solo "John Moonwalker") il quale mi confermò l'identità fittizia di "retiredafb", che distolse di proposito l'attenzione da colui che sarebbe l'autentico Rutledge Comandante di Apollo 20, un ufficiale dell'Aeronautica militare americana (oggi a riposo) la cui identità è contenuta nella intervista da me rilasciata a Sabrina Pieragostini.

Ho rivelato per la prima volta la possibile identità del Comandante di Apollo 19 (John W. Young) in occasione del mio intervento pubblico a Cremona, ospite come relatore in data sabato 16 marzo 2019 presso la Sala Croce Verde di Via Mantova (incontro “Spazio. Oltre il Top Secret: le missioni segrete Apollo”, organizzata dal Gruppo UFO Cremona con Mario Carotti e i suoi soci). 
Inoltre, nell'intervista con la Pieragostini emerge il risultato ottenuto da due cittadini italiani i quali si sono rivolti mesi fa autonomamente e di propria iniziativa alle seguenti agenzie americane: NASA, USAF, NGA e NSA, con istanze FOIA (Freedom Of Information Act) ben specifiche, dopo aver ascoltato miei appelli pubblici diffusi del 2016 e 2021.
I documenti delle interrogazioni FOIA sono stati pubblicati nella intervista stessa (sono in download come files PDF a beneficio di tutti), con il permesso di chi ne è stato direttamente coinvolto e di cui sono stati omessi i dati personali.

Tutti e quattro gli enti statunitensi hanno protocollato e risposto (ad eccezione della NGA - National Geospatial-Intelligence Agency - che ha solo protocollato la pratica ma non ha ancora perfezionato la risposta alla data presente).
In termini di trasparenza e diritti a una buona amministrazione, gli Americani sono ancora un gradino sopra di noi (la FOIA è una loro invenzione come normativa nata negli anni '60, e poi diffusasi negli ordinamenti giuridici di diversi Paesi del mondo).
Nonostante le risposte alle domande FOIA statunitensi abbiano appena scalfito un muro di omertà, segretezza e reticenza, il fatto che enti statunitensi rispondano a cittadini stranieri (italiani) fa capire che questa strada andrebbe maggiormente percorsa dalla cittadinanza.

Ecco i link alla intervista concessa alla dottoressa Sabrina Pieragostini:

PARTE PRIMA, 14 maggio 2023


Buona lettura a tutti. 

Luca Scantamburlo
28 maggio 2023

FONTE AUDIO /VIDEO Comandante di Apollo 19
YouTube, canale John Moonwalker, @moonwalker1966delta  
https://www.youtube.com/@moonwalker1966delta